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L'attività oculistica presso il dispensario di Ambatondrazaka

Madagascar: missione n. 28 dei nostri soci piemontesi

Dal 9 al 23 aprile scorso i nostri soci piemontesi, che operano con un paio di missioni all’anno nell’ambulatorio oculistico presso il dispensario di Ambatondrazaka, hanno effettuato la 28esima missione in Madagascar

Sono stati dieci giorni di intenso lavoro, distribuito tra gli interventi in sala operatoria dalle sette del mattino all’ora di pranzo e, nel pomeriggio, la manutenzione e preparazione delle attrezzature.

Il bilancio della missione è stato di 250 pazienti visitati e 64 interventi effettuati. Si procede a un ritmo serrato: due oculisti stanno in sala e si alternano sui due letti operatori; un terzo sta in ambulatorio, visita i pazienti, prepara le sedute operatorie dei giorni seguenti e fa le anestesie. Speranza fa il jolly: in sala fornisce bisturi, suture, viscoelastico, lentine.

Pur avendo dovuto rinviare a novembre 30 interventi, si tratta di un risultato sicuramente positivo. In particolare in considerazione delle numerose difficoltà incontrate questa volta: il ritorno definitivo in Italia di suor Luciana (punto di riferimento in loco, sostituita da suor Adeline, professionalmente preparata e sempre disponibile); il numero ridotto dei partecipanti; la necessità di fare il viaggio dalla capitale alla missione in auto sia all’andata che al ritorno, su strade pessime soprattutto nei 100 chilometri dalla capitale Antananarivo a Moramanga, con la perdita di due giorni di lavoro. Più, il primo giorno, un problema tecnico al microscopio che non ha comunque compromesso l’intervento in corso.

Normalmente le missioni oculistiche di MVI in Madagascar sono composte da sei persone. Questa volta, per ragioni diverse, erano disponibili solo Carlo Passeggi e la moglie Speranza. E’ stato così chiesto aiuto a un’altra associazione di oculisti, che svolgono attività gratuita in Africa. Si sono quindi aggiunti Giuseppe Gaiba e Danilo Trombetti, partiti da Bologna e rivelatisi molto simpatici, professionalmente eccellenti e con il giusto spirito di adattamento per lavorare in missione.

A febbraio, in collaborazione con altre associazioni, avevamo spedito un container pieno di vari materiali, tra