Il 20 maggio 2020 si è conclusa l'attività di MVI presso l'Hotel Michelangelo, come da comunicazione del presidente e del responsabile sanitario
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L'impegno di MVI in un servizio della BBC
L'esperienza del Covid hotel Michelangelo, la prima struttura alberghiera privata destinata a Milano all'accoglienza di malati dimessi dalle strutture ospedaliere ma impossibilitati a completare al proprio domicilio il necessario periodo di quarantena, ha attirato l'interesse della rete televisiva britannica BBC, che ha realizzato il bel servizio che qui proponiamo alla vostra attenzione.
Come sapete MVI per due mesi ha dato un contributo fondamentale per l'avvio e il successo di questa iniziativa, assicurando, su richiesta del Comune di Milano e in forma del tutto gratuita, il presidio medico del Covid hotel e i farmaci necessari. Nel servizio tv viene intervistato il nostro socio Irven Mussi, che è stato in prima linea al Michelangelo
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Covid 19: controlli preventivi di MVI in quattro campi Rom
Nella fase di massimo impegno nella lotta al Covid siamo stati contattati dalla dottoressa Pasqui, responsabile dell’Unità Diritti e Grave Emarginazione, direzione Politiche Sociali del Comune di Milano. Ci è stato richiesto di effettuare sopralluoghi in quattro campi Rom, per valutare la situazione relativamente al problema pandemia: un intervento prevalentemente educativo, diretto a verificare se le famiglie avevano ricevuto il materiale informativo, e a monitorare eventuali situazioni di criticità, tali da richiedere l’attivazione dei protocolli previsti, con eventuale intervento dei medici nei casi sospetti.
Volentieri ci siamo messi a disposizione, creando una piccola unità di intervento costituita dalla dottoressa Cinzia De Agostini e dal sottoscritto, da due operatori sociali del Comune, e col supporto, defilato, della polizia locale. La presenza dei medici è stata sicuramente utile, anche per rafforzare l’autorevolezza dell’equipe. 
Siamo intervenuti nei campi di Muggiano, Villa Pizzone, nel Centro di via Novara e nel campo di viale Marotta: tutti nell’estrema periferia, quasi invisibili o praticamente introvabili, come nel caso di Muggiano, senza l’aiuto degli operatori comunali.
Si è trattato di un’esperienza molto positiva, sia per le famiglie Rom sia per noi, anche se non sono stati necessari interventi sanitari diretti, a parte qualche richiesta di controllo della pressione.
Abbiamo trovato campi piccoli, ma bene organizzati e tutto sommato in ordine. Ma soprattutto abbiamo trovato famiglie preparate sui temi dell’epidemia (merito, questo, degli operatori comunali, ben conosciuti nei campi). Gli insediamenti visitati sicuramente non si configurano come possibili fonti di rischio epidemico: le persone incontrate si sono mostrate ben consapevoli della severità della situazione generata dalla pandemia e attente ai comportamenti da osservare per evitare contagi.
Faustino Boioli
COSA FA MVI NELL'EMERGENZA CORONAVIRUS ?
Soci e amici di Medici Volontari Italiani, come purtroppo tutti ormai sappiamo l’impatto del coronavirus sulle nostre vite si è rivelato più doloroso e dirompente di quanto chiunque potesse immaginare, solo un paio di mesi fa. Anche l’abituale attività di Medici Volontari Italiani, nell’ambulatorio di via Padova e di sera per le strade di Milano, è stata necessariamente sospesa. Ma non per questo siamo immobili, nell’attesa del ritorno graduale alla normalità. Anche nella complicata situazione in cui ora ci troviamo, stiamo infatti portando avanti iniziative connesse alla nostra mission, di cui vogliamo informarvi con questa comunicazione, e con gli aggiornamenti che seguiranno a cadenza regolare. Ci sembra infatti giusto e opportuno che la nostra associazione mantenga un filo diretto con chi la anima e la sostiene, in un momento in cui ci è impedito incontrarci di persona, vivere momenti di socialità, scambiarci vis à vis emozioni e esperienze.
Il Comune di Milano ci ha chiesto una mano per affrontare l’emergenza. E Medici Volontari Italiani volentieri si è messa a disposizione. Come forse alcuni già sanno, il Comune, con la collaborazione della proprietà dell’immobile, delle autorità sanitarie e della prefettura, ha trasformato l’hotel Michelangelo, in piazza Luigi di Savoia, nella prima struttura privata di accoglienza destinata a ospitare persone in quarantena da coronavirus. In questo momento sono impegnati all’hotel Michelangelo in due turni giornalieri dodici nostri soci, che si occupano di circa 150 pazienti. Inoltre, poiché l’albergo è comprensibilmente privo di un armadio farmaceutico, stiamo utilizzando nostri farmaci, stoccati nell’Unità medica mobile di MVI che abbiamo parcheggiato davanti all’hotel.
Si tratta in gran parte di pazienti dimessi da un ricovero ospedaliero e ancora positivi, ma anche di persone sottoposte a quarantena obbligatoria e che non dispongono di alloggi idonei all’isolamento: persone che risiedono in strutture collettive, membri delle forze dell’ordine fuori sede, senza fissa dimora e così via. Sono soggetti fragili, non solo fisicamente (sono reduci da un’infezione virale molto debilitante e spesso interessati da altre patologie) ma anche psicologicamente, in considerazione dell’isolamento assoluto in cui vengono tenuti e della privazione di contatti con parenti e amici, che potrebbero essere di conforto. Questi pazienti richiedono una sorveglianza medica regolare e costante, in grado di verificarne il decorso e decretarne la guarigione finale. Ed è esattamente questa attività indispensabile di supporto che Medici Volontari Italiani fornisce, avvalendosi dell’aiuto di paramedici di straordinaria generosità e professionalità
Grazie per la vostra attenzione. E appuntamento alla prossima comunicazione!
