CON IL “BRACCIALETTO SALVAVITA” SI RAFFORZA
LA COLLABORAZIONE TRA MVI E COMUNE DI MILANO
Si arricchisce di un’iniziativa sul territorio fortemente innovativa la collaborazione tra Medici Volontari Italiani e Comune di Milano per la sicurezza sanitaria dei cittadini. Il Municipio 3 ha infatti avviato la sperimentazione del “Braccialetto Salvavita”, con l’obiettivo di rendere più agevole ed efficace l’azione degli operatori sanitari negli interventi di emergenza. Il Braccialetto Salvavita è stato presentato il 22 novembre in una conferenza stampa in Comune, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti, di Sergio Boniolo del Municipio 3, di Faustino Boioli per Medici Volontari Italiani e del Politecnico di Milano. "Questa iniziativa - ha detto Rabaiotti - sfruttando la tecnologia come strumento di welfare e' un ulteriore passo avanti nella direzione di una sempre maggiore attenzione alla cura degli anziani, soprattutto coloro che vivono soli".
Ma di cosa si tratta? Alcuni anziani volontari del Municipio 3 verranno dotati di uno speciale Braccialetto Salvavita con un codice QR la cui “lettura” da parte del personale dell’ambulanza comunica agli operatori i numeri telefonici personali di emergenza da chiamare (numeri I.C.E.) e li informa che la persona soccorsa è portatrice di Carta di Identità Salvavita (C.I.S.), contenente le informazioni socio-sanitarie di base, che sono state in precedenza raccolte, validate dal medico di famiglia e memorizzate. L’intervento dei sanitari, che disporranno subito di dati preziosi sul quadro clinico e socio-ambientale dell’assistito, avverrà così in tempi più rapidi. Ed è evidente che in situazioni di emergenza, quando chi viene soccorso spesso non è in grado di collaborare, ogni minuto risparmiato è prezioso.
Si tratta per ora di una iniziativa pilota, avviata in collaborazione dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU) e del Politecnico di Milano, che potrebbe però avere significativi sviluppi, poichè sposa servizi pubblici e tecnologia diffusa, rappresentando così una concreta applicazione della smart city.
Il Municipio 3 ha promosso questa iniziativa anche in considerazione delle sue peculiari caratteristiche demografiche: registra infatti una popolazione residente di età media tra le più elevate dei nove Municipi di Milano. L’indice di vecchiaia, rappresentato dal numero di anziani over 65 ogni 100 giovani fino ai 14 anni, è pari a 196,8.
Il Braccialetto Salvavita rientra nel progetto “Cittadini più coinvolti e più sicuri”, avviato dal Comune di Milano, Assessorato Politiche sociali e abitative, con la collaborazione di MVI, che ha realizzato e messo a disposizione un’applicazione per la gestione digitale delle informazioni socio-sanitarie.
"Cittadini più coinvolti e più sicuri" è un programma di prevenzione e inclusione sociale, che ha coinvolto a oggi oltre 2000 persone. Nato nel 2013 come iniziativa a tutela degli anziani soli, è via via cresciuto fino a divenire un presidio utile a tutti, anche se continua a rivolgersi in via prioritaria ai soggetti più fragili: anziani, persone che vivono sole, diversamente abili, adulti in difficoltà, senza dimora ed emarginati italiani e stranieri. L’obiettivo è rafforzare il senso di sicurezza psico-fisica nella quotidianità e facilitare l’opera di soccorso. Ciò avviene attraverso tre strumenti: la BUSTA ROSSA, una cartellina che l’interessato deve tenere ben esposta nella propria abitazione e che contiene in forma cartacea le informazioni socio-anagrafiche e cliniche “salvavita” della persona e i suoi numeri telefonici di emergenza; la Carta di Identità Salvavita, documento con gli stessi dati della BUSTA ROSSA e che l’interessato deve portare sempre con sé, come una normale carta di identità; il Braccialetto Salvavita, ora sperimentato dal Municipio 3 e che risulta particolarmente utile nel caso di persone senza fissa dimora, per le quali non si può contare ad esempio sulla BUSTA ROSSA.